IL MOVIMENTO
È VITA
La Storia
Siamo nati per muoverci, e la mia storia cammina per portare a tutti gli appassionati di sport e di benessere e anche a tutti quelli che ancora non lo sono e lo possono diventare, questo messaggio.
Domenico Di Benedetto
Domenico Di Benedetto, Mimmo per gli amici, 43 anni, a 19 anni sono diventato trainer, l’ho fatto per per 15 anni, da 9 anni ho una palestra mia, che gestisco da trainer e imprenditore.
Studio Wellness
Un detto antico dice che una mente sana ha bisogno di un corpo sano, e oggi molti studi scientifici dimostrano che c’è un rapporto molto stretto tra attività fisica e capacità di attenzione e di memoria delle persone. Più siamo attivi e più riusciamo a imparare, ad avere autostima, a combattere l’ansia.
Avevo 10 anni, era il 3 Novembre del 1988, quando la palestra è entrata nella mia vita. Ricordo la data perché quel giorno tornavo dal cimitero, che è abbastanza lontano dalla mia abitazione, e chiesi un passaggio per tornare a casa.
Il signore che mi prese nella sua auto era Tonino Ferrara, mi chiese quanti anni avevo e se facevo attività fisica, palestra o altro. Risposi che mi sarebbe piaciuto andare in palestra ma non potevo, perché la mia famiglia non aveva la disponibilità economica per farmela fare.
“Se ti offro di fare palestra tu mi aiuti a fare le pulizie?”, mi disse a questo punto, naturalmente risposi di sì, e fu così che la domenica andavo a fare le pulizie e durante la settimana mi allenavo.
Oggi ho 43 anni, a 19 anni sono diventato trainer, l’ho fatto per per 15 anni, da 9 anni ho una palestra mia, sono diventato trainer, titolare e imprenditore.
Quando a 19 anni sono diventato trainer facevo un lavoro da buttafuori, e questo non mi ha aiutato, c’era come un’aria di sfiducia nei miei confronti, ma con il tempo ho conquistato la fiducia di tutti, sia del titolare che delle persone che si allenavano con me.
Un ricordo a cui sono affezionato del mio periodo da trainer riguarda mio padre. Io andavo a lavorare alle 4 del pomeriggio, lui a quell’ora tornava dal lavoro e spesso mi diceva, “figlio mio, ma secondo te la tua è una fatica?”, perché lui si svegliava alle 4 di mattina e non concepiva che si potesse andare a lavorare nel pomeriggio.
Ha apprezzato fino in fondo il mio lavoro il giorno dell’apertura della mia palestra, gli ho fatto tagliare il nasto, l’ho fatto sia per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me, sia per dirgli che esistono tanti lavori diversi, non solo quelli che faceva lui. Era il 29 aprile del 2012 e quel giorno si realizza il mio sogno: avere una palestra tutta mia, portarla avanti secondo i valori e le mie regole, diventare un imprenditore.
Anche il simbolo che ho scelto per la mia palestra, il discobolo, ha una sua storia non solo culturale, quella che affonda le radici nel mondo greco, ma anche personale, perché a 14 anni avevo partecipato ai giochi della gioventù proprio nel lancio del disco.
Sono accadute tante cose in questi anni, ne racconto una, accaduta all’inizio, riguarda una ragazzina di 14 anni che aveva avuto un problema fisico conseguente a un brutto male e per camminare aveva bisogno di un tutore. Quando lei e la mamma vennero da me, dopo tante terapie e viaggi, la mamma mi disse che voleva provare a farle fare anche attività fisica. Tre mesi dopo, la ragazza si tolse il tutore, cosa che non aveva mai fatto prima.
Sono passati 9 anni e si allena ancora con me, ed è una grande soddisfazione.
Se dovessi lasciare un messaggio nella bottiglia per chi vuole intraprendere la mia stessa attività scriverei di non perdere mai la voglia di fare cambiamenti, sia dal punto di vista della formazione che dal punto di vista del lavoro.
Il titolare di una palestra non può essere solo trainer, deve essere anche imprenditore. Faccio un solo esempio, e lo faccio oggi che è di fatto un anno siamo chiusi. Io all’inizio della pandemia ho fatto un corso di gestione marketing della palestra e mi sta dando grandi soddisfazioni anche dal punto di vista economico.
Sì, mi sono reinventato, prima pensavo che il mio lavoro si potesse fare solo in palestra, solo in presenza, invece oggi utilizzo al massimo le tecnologia per fare le mie attività e il valore aggiunto che sto creando è decisamente superiore a quello di prima. Lo ripeto, il mio è solo un piccolo esempio, ma la mia storia cammina per raccontare proprio questo, per offrire ai giovani e ai meno giovani una testimonianza e una possibilità, spero che possa essere utile.
Frasi
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