INTO THE WILD

Ultimamente continuo a pensare al film INTO THE WILD e alla storia di Chris McCandless. E quindi ho scelto quello come titolo per la mia storia.

La mia storia cammina perché racconta la possibilità di un modo diverso di pensare e di vivere le nostre vite, fondato sul rispetto di valori importanti, veri, che stiamo perdendo o che comunque non riusciamo più a cogliere. 

È un metodo e un approccio alla vita che va portato nelle cose quotidiane, quelle che facciamo ogni giorno.

Naturalmente non penso a vite portate all’autodistruzione come quella di Chris, il protagonista della storia da cui è tratto il film, penso a vite più capace di pensare a sé stesse, al proprio essere persone, alla propria umanità.

In questo senso le mie scarpe scritte non vogliono comunicare qualcosa a un pubblico o a una comunità particolare, le ho pensate come un messaggio per me, come un invito a prendermi cura di me stesso.

Sì, la prima volta che le indosserò mi dirò proprio questo, Giancarlo, ricordati che la felicità è tale solo se è condivisa, perché intendo ricordarmene, nella vita e nel lavoro.